4 FEBBRAIO: VARIAZIONI SUL ROSSO – FRANCESCO DE LUCA, CHITARRA

L’Associazione Le 7 Note presenta

I CONCERTI DA CAMERA ALLA CaMu

4 FEBBRAIO 17.30
VARIAZIONI SUL ROSSO
Francesco De Luca, chitarra

M. M. Ponce – Sonata III
Allegro moderato
Andante
Allegro non troppo

L. Brouwer – La Gran Sarabanda

M. M. Ponce – Variación sur “folia de españa” et fugue

 

Francesco De Luca intraprende lo studio della chitarra all’età di 7 anni presso l’Istituto Musicale “Palmiero Giannetti” di Grosseto. Nel 2021, presso l’ISSM “Rinaldo Franci” di Siena, consegue il diploma accademico di II livello con il massimo dei voti lode e menzione d’onore della commissione. A Siena ha studiato con: Duccio Bianchi, Emiliano Paolo Castiglioni e Marco Del Greco. Nel 2019 è risultato vincitore della borsa di studio Erasmus+ che gli ha consentito di studiare al “Real Conservatorio Superior de Musica” di Madrid con il M. Javier Somoza. Nel 2020 vince ex aequo la borsa di studio “Vittorio Baglioni” messa in palio dall’I.S.S.M. “Rinaldo Franci” di Siena. Da anni partecipa alla masterclass annuale del M. Aniello Desiderio presso l’Accademia “Stefano Strata” di Pisa ed è stato ammesso per due volte a partecipare al concorso per i migliori allievi della masterclass. Negli anni ha partecipato a masterclass tenute da importanti maestri del panorama chitarristico internazionale: Marco Ramelli, Carlo Marchione, Rovshan Mamedkuliev, Gianpaolo Bandini, Marco Tamayo, Marcin Dylla, Frederic Zigante, Arturo Tallini, Andrea DeVitis, Gian Marco Ciampa, Alberto Mesirca e altri. Ha tenuto concerti nelle seguenti rassegne: “Morellino Classica Festival”, attraverso una selezione deivincitori dei concorsi musicali toscani, “Tesori di Liguria: Moneglia Classica”, come miglior allievo della Masterclass tenuta dal M. Emiliano Paolo Castiglioni e altre. Negli anni ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali conseguendo numerosi primi premi, tra i quali: I premio al 10°Concorso internazionale “Città di Tarquinia”, I premio al Concorso chitarristico nazionale “Davide Lufrano Chaves”, I premio al Concorso nazionale “Silver 2017” di Vinci, 5° Concorso regionale “Lions Club” distretto 108LA con il quale è stato selezionato per la fase finale del concorso europeo “Lions International”. Lavora dal 2016 presso la “Fondazione Giovanni Chelli” Grosseto dove gestisce corsi propedeutici di chitarra. Nel 2018 ha collaborato con Fondazione Grosseto Cultura nella realizzazione di un corso di doposcuola di chitarra presso IC Grosseto 4.E’ stato selezionato, nell’aprile del 2022, tra i partecipanti al Progetto Attraverso i Suoni–A.Gi.Mus. SistemaFuturo

 

 

ATTRAVERSO I SUONI è UN progetto nasce dalla collaborazione tra le sezioni A.Gi.Mus. di Firenze,  Grosseto e Arezzo con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che si propone di individuare giovani talenti toscani in campo musicale per accompagnarli in un cammino professionale,  fornendo loro competenze e soft skills necessarie per il mondo del lavoro.

 

NOTE DI SALA

VARIAZIONI SUL ROSSO 

 

Questo appuntamento della rassegna vede al centro uno strumento dalle radici e sonorità antiche: la chitarra. Il concerto vede appunto protagonista lo strumento a sei corde maneggiato dal giovane e talentuoso Francesco De Luca, tra i vincitori della prima edizione di AIS – Attraverso i suoni.
Il primo brano che andremo ad ascoltare è Sonata III di M.M. Ponce, compositore messicano legato da un sodalizio artistico e amicale con il celebre virtuoso della chitarra Andrés Segovia per il quale ha composto diverse opere. La Sonata III, scritta nel 1927, si articola in tre movimenti – Allegro moderato, Andante e Allegro ma non troppo – nel rispetto dei canoni compositivi classici a cui Ponce era estremante fedele e devoto, tuttavia questa sonata si distingue nel catalogo dell’autore per la peculiarità della scrittura: in quest’opera emerge infatti un’esigenza espressiva differente dal suo consueto, ovvero la ricerca di un tessuto armonico robusto e di un intreccio polifonico basato su una scrittura a masse accordali di tre o quattro voci. 

Segue La Gran Sarabanda di L. Brouwer (compositore vivente), un brano che allude alla celebre forma di danza – la Sarabanda appunto – genere con il quale moltissimi illustri compositori hanno saputo brillantemente giocare. L’opera di Brouwer si caratterizza sì per il gusto barocco ma anche e soprattutto per la straordinaria sintesi con suggestioni e sfumature contemporanee. Analogamente a J.S. Bach – uno tra i compositori più noti che hanno saputo ordire capolavori su questo genere musicale “popolare” – Brouwer ha saputo innalzare una semplice forma di danza ad una piccola opera d’arte senza rinunciare alla propria impronta personale, inserendo nel tessuto armonico e melodico elaborati ornamenti e complessità metriche che rendono l’opera un quadro musicale moderno e attuale. 

Chiude il concerto un brano che non ci allontana dal mondo della danza; la Variación sur “Folia de España” et fugue è un brano composto da M.M. Ponce ispirato alla Folia de España, celebre melodia di composizione anonima (di nuovo una Sarabanda) utilizzata come tema in numerose e importanti opere di moltissimi autori, come Claudio Monteverdi, Arcangelo Corelli, Antonio Vivaldi e tanti altri ancora. L’opera di Ponce venne composta su richiesta del già citato celebre chitarrista Andrés Segovia che in una lettera di Dicembre del 1929 scriveva al compositore messicano: “Voglio che tu scriva delle brillanti variazioni per me sul tema de la Folia de España in re minore […] in uno stile al confine tra il classicismo italiano del XVIII secolo e l’alba del romanticismo tedesco un appello specifico e accorato – che fa supporre una fermezza estrema nelle scelte compositive di Ponce – tant’è che il musicista aggiunge con grande pathos nella medesima lettera “ti chiedo questo in ginocchio. 

Il fil rouge per questo concerto si potrebbe identificare nella danza, forma musicale che dove in maniera più sotterranea dove più esplicita anima le composizioni che andremo ad ascoltare ma, in maniera più evidente, protagoniste sono le moltitudini di possibilità espressive che questo elegante strumento può regalare. 

 

Testo a cura di Alba Cacchiani