L’Associazione Le 7 Note presenta:
I CONCERTI DA CAMERA ALLA CAMU
CONCERTO BAROCCO
22 ottobre ore 17.30
Accademia Barocca di Arezzo
Paolo Cantamessa e Marta Lazzeri, violini*
Nicolò Degl’Innocenti, violoncello*
Alessio Nocentini, clavicembalo*
PAOLO CANTAMESSA, Torinese, diplomato con il massimo dei voti nel 1998 alla Scuola Civica di Milano nella classe del Prof. Enrico Gatti, ha vinto il premio Ferrari per il miglior diploma dell’anno; nel 1999 e 2000 ha collaborato come insegnante nella stessa Scuola Civica di
Milano. Sì è perfezionato al Koninklijk Conservatorium di Brussel presso la classe del Maestro Sigiswald Kuijken. Nel 2001 è stato assistente del Maestro Enrico Gatti durante i corsi di Musica Antica di Urbino e negli anni 2001-2002-2003 ha tenuto seminari di violino barocco al
Conservatorio G. Verdi di Torino. Suona regolarmente con Cappella Neapolitana (Antonio Florio) e Modo Antiquo (Federico Sardelli). Ha inciso numerosi dischi per le case discografiche: Tactus, Musica e Immagine, EMI Classic, Opus 111, Arcana, Amadeus, Agorà e Stradivarius.
Dal 2000 al 2004 è stato membro del Quartetto Classico Regalis vincitore del Premio Bonporti di Rovereto (TN) 2001. Con il quartetto ha condiviso l’esperienza della prassi esecutiva nella musica antica con specialisti quali C.Hogwood, T. Koopman, J. Savall, S. e B. Kuijken, C.
Rousset, A. Bylsma, R. Goebel, C. Banchini, L. Mangiocavallo, E. Gatti, M. Hugett, L. van Dael e altri. Dal 2014 ha fondato con Patrizio Focardi, Anna Clemente e Rebeca Ferri l’Ensemble Soavi Affetti realizzando la prima registrazione integrale delle Triosonate opera prima di Giorgio Gentili per la Brilliant Classics partecipando a numerosi festival. Dal 2015 è docente di violino barocco presso la Scuola di Musica di Fiesole. Suona un violino Sebastian Klotz originale – 1742.
MARTA LAZZERI ha intrapreso lo studio del violino in giovanissima età nella sua città natale, Arezzo. Passata presto sotto la guida del M° A. Perpich si diploma nel Luglio 2002 con il massimo
dei voti e la lode. Dal 1996 al 2000 ha frequentato l’Accademia Internazionale Superiore “L.Perosi” di Biella sotto la guida del M° C. Romano. In seguito si è perfezionata con il M° M. Fiorini.
In duo con pianoforte, ha seguito corsi di perfezionamento tenuti dai Maestri F. Rossi, presso la Scuola di Musica di Sesto Fiorentino (Fi), e K. Bogino partecipando ai Corsi Internazionali di Perfezionamento “LuccaEstate”.
E’ docente di violino presso la Scuola di Musica “ Le 7 Note” (AR), convenzionata con l’IMP “R.Franci” di Siena e accreditata dall’ Istituto Suzuki Italiano, dove ricopre il ruolo di docente di violino dei corsi tradizionali, accademici nonché di violino Suzuki.
Per quanto riguarda l’ambito didattico è abilitata all’ insegnamento del Metodo Suzuki ( Istituto Suzuki Italiano – ISI).
Numerosi suoi allievi sono stati premiati in vari concorsi nazionali ed internazionali di esecuzione musicale.
Ha suonato poi, e collabora tuttora con orchestre quali Orchestra Regionale Toscana, l’ Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Leonore, I Cameristi del Maggio, Orchestra Camerata
Strumentale Città di Prato, Musici Aurei, Orchestra Archè, Opera Festival, Agimus Firenze, Etruria Chamber Orchestra (presso la quale ricopre spesso il ruolo di spalla e solista) e numerose altre.
Nell’edizione 2013 ha suonato in formazione da camera per il Festival dei due Mondi di Spoleto.
Ricopre il ruolo di M° preparatore della sezione archi dell’ Orchestra Giovanile di Arezzo (che vede al suo interno numerosi suoi allievi).
Da diversi anni si sta dedicando in maniera assidua alla musica antica. Ha seguito svariate masterclasses con Maestri tra i quali S.Montanari e P.Cantamessa.
Ha frequentato il biennio specialistico in violino barocco presso il Conservatorio “B.Maderna” di Cesena sotto la guida del maestro L.Giardini.
Suona su strumenti della Liuteria Toscana (Paolo Sorgentone).
NICOLÒ DEGL’INNOCENTI intraprende lo studio del violoncello al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli con il M° L. Signorini e consegue il diploma nel 1995 presso il Conservatorio “D. Cimarosa”di Avellino sotto la guida del M° R. Parente.
Successivamente si perfeziona con il M° R. Filippini all’Accademia “W. Stauffer” di Cremona.
In contemporanea frequenta i Corsi Speciali di Musica da Camera tenuti dal “Trio di Milano” presso la “Scuola di Musica di Fiesole” .
Collabora con varie orchestre, sinfoniche e da camera, tra le quali: O.R.T. Orchestra Regionale Toscana, Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli, Orchestra da Camera Fiorentina, Orchestra Agimus Firenze ed Arezzo, Opera Festival ed altre.
Fa parte dell’ensemble barocco “La Corte Sveva” e dell’Accademia Barocca d’Arezzo.
In veste di insegnante di violoncello lavora presso la Dulcimer Fondation pour la Musique, Scuola di musica “Le 7 Note” ed il Liceo Musicale Petrarca.
ALESSIO NOCENTINI nasce ad Arezzo nel 1981. Studia violino presso il Liceo Musicale “F. Petrarca” di Arezzo con Franco Barbucci conseguendo il diploma di Maturità Artistica nell’anno 2001. Successivamente prosegue lo studio del violino presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, dove studia anche analisi musicale e direzione d’orchestra con Marco della Chiesa D’Isasca. Nel 2003 frequenta il corso annuale di direzione d’orchestra tenuto da Gilberto Serembe presso l’Accademia Musicale Pescarese. Contemporaneamente inizia a frequentare il corso biennale per direttori d’opera tenuto dai maestri Giovanni e Pietro Veneri presso l’Accademia Filarmonica di Bologna diplomandosi nel giugno 2005. Nel 2004 frequenta il corso annuale di direzione d’orchestra organizzato dalla Florence Symphonietta e tenuto da Piero Bellugi. Inizia lo studio del clavicembalo sotto la guida di Giulia Nuti ed Alessandra Artifoni presso la scuola di musica di Fiesole, dove frequenta anche il corso di musica da camera barocca tenuto da Bettina Hoffman. Consegue il diploma di primo e di secondo livello in clavicembalo e tastiere antiche presso il Conservatorio “G.Frescobaldi” di Ferrara sotto la guida di Marina Scaioli. Frequenta anche i corsi di musica antica di Urbino con Luca Guglielmi e Stefano Demicheli. Come clavicembalista collabora principalmente con l’Orchestra Vincenzo Galilei e la Camerata Strumentale Fiesolana suonando con musicisti come Riccardo Minasi, Francesco d’Orazio, Giuliano Carmignola. E’ presente nelle stagioni del teatro della Pergola a Firenze, del Festival “Anima mundi” di Pisa e del festival “Musica negli Horti” di San Quirico d’Orcia” (SI). Dal 2015 insegna presso la scuola di musica “Le 7 Note” di Arezzo dove è docente di TRPM, ritmica e CML. Dal 2020 è docente di ritmica, ear training, Musiniziando e CML presso l’ISSM “R. Franci” di Siena.
* Concerto su strumenti originali
NOTE DI SALA
22 OTTOBRE 2022 – CONCERTO BAROCCO
“La musica barocca non esiste”
La provocazione di cui sopra è presa in prestito da Music in the Baroque Era from Monteverdi to Bach, un importante testo ad opera del musicologo Manfred Bukofzer – pubblicato nel 1947 – che ha aperto una nuova finestra di discussione su questo prezioso periodo storico di grande floriegio musicale. E’ infatti con lo studioso tedesco che cambia l’approccio di ricerca nei confronti del barocco, periodo musicale che si muove a partire dalla fine del XVI secolo fino a metà del XVIII. Non più un’indagine sugli aspetti tecnico-espressivi volto a dimostrare l’unità stilistica del periodo musicale – questo l’approccio di Hugo Rienmann che nel suo Handbuch der Musikgeschichte del 1924 arriva a definire il barocco Generalbass-Zeitalter ovvero “Età dei bassi calcolati” in riferimento all’uso e la tecnica compositiva relativa al basso continuo (elemento usuale nelle composizioni del tempo) – ma un tentativo di narrazione approfondita della sua ricchezza e varietà. Bukofzer propone infatti una suddivisione del periodo in tre fasi distinte denominate Primo Barocco (1580-1630), Medio Barocco (1630-1680) e Tardo Barocco (1680-1730), parentesi indicative nelle quali si verificano importanti cambiamenti o rinnovamenti nel flusso del tempo e definisce il periodo “era of style-consciousness” caratterizzato appunto da una frammentazione in una molteplicità di varianti, rappresentate nella contrapposizione tra stile antico e stile moderno. In questa occasione grazie ai virtuosi dell’Accademia Barocca di Arezzo avremo l’opportunità di ascoltare opere di compositori di due delle fasi dell’età barocca su stromenti storici. Dal Primo Barocco proviene la Sonata ottava a due violini di G. B. Fontana che apre il concerto, nella quale emerge una forte tendenza virtuosistica che costruisce tra i due strumenti una struttura concertante dove si alternano sezioni in stile imitativo, sezioni di “a solo” ma anche lunghi episodi solistici. Segue il Triosonata n. 1 in si minore Op. 2 HWV 386b del notissimo compositore tedesco naturalizzato inglese G. F. Haendel che si colloca nel Tardo Barocco; la sonata in quattro movimenti – Largo, Allegro, Andante, Allegro – si caratterizza per i frequenti giochi imitativi tra le due voci di violino brillanti e melodici in stile tipicamente Haendeliano. Il terzo brano è il Trio n. 1 in Do Maggiore di P. A. Avondano compositore portoghese di origine italiana del Tardo Barocco; l’opera anch’essa in 4 movimenti – Adagio, Allegro, Largo, Allegro – rivela una scrittura molto espressiva a tratti malinconica con largo uso di figurazioni ornamentali. Segue Triosonate n. 11 Op. 1 di A. Corelli notissimo autore italiano di un grande corpus di sonate da Chiesa e da Camera; la composizione si articola in quattro movimenti – Grave, Allegro, Adagio, Allegro – e si costruisce su di una scrittura raffinata ed equilibrata, con limpidezza melodica ma anche con grande gusto per i contrasti dinamici ed espressivi. A concludere il concerto la Partia VI dalla raccolta Harmonica_Artificiosa_Ariosa di H. I. F. von Biber, compositore boemo. La caratteristica principale di questa raccolta è la “scordatura”, fin dal sottotitolo Diversi mode accordata ovvero “vari modi per accordare”, l’autore dà indicazione delle accordature differenti in cui gli archi sono invitati ad eseguire il brano; fa eccezione tuttavia proprio la Partia VI che si muove sulla classica accordatura del violino sol – re- la – mi.
Bando alle ciance e s’inizi la danza, ora è il tempo della Stravaganza!
Testo a cura di Alba Cacchiani